Le prime testimonianze sulla coltivazione del Radicchio Rosso di Treviso risalgono al cinquecento, ma le ipotesi e le leggende sulla sua vera storia si perdono nella notte dei tempi.
Dal punto di vista botanico, il Fiore della Salute ha origine dal ceppo nativo del Cichorium Intybus, la comune cicoria selvatica dai caratteristici fiori azzurri. Nel corso degli ultimi due secoli è stato oggetto di un’attenta opera di selezione e di sapienti incroci, fino alla definizione dell’attuale disciplinare di produzione IGP, che ne attesta lo standard e la tipicità.
Furono proprio i coltivatori del territorio trevigiano, ricco di acque sorgive, i primi a introdurre nella filiera produttiva questo basilare elemento, probabilmente nella seconda metà dell’ottocento. Il processo è stato via via ulteriormente affinato, ma il Radicchio rosso di Treviso tardivo IGP è sempre rimasto il frutto della secolare sinergia fra il lavoro dell’uomo e i cicli della natura.